TURISMO legato all'archeologia.

Il Gazzettino, 15 luglio 2005

Il Friuli Venezia Giulia scommette sul turismo legato all'archeologia.


Fresca di stampa, a breve, in tutte le Agenzie per l'informazione e l'accoglienza turistica – sarà distribuita gratuitamente una guida sugli itinerari turistico-archeologici della nostra regione. Realizzata dalla Società Friulana di Archeologia con il sostegno della Regione, la nuova guida, prima nel suo genere in Friuli Venezia Giulia, risponde alle esigenze di un turismo innovativo e culturale.


“La Regione si è proposta come obiettivo di consolidare il turismo tradizionale, legato alle zone di mare e di montagna, ma anche di sviluppare forme di turismo alternative – ha spiegato l'assessore regionale Enrico Bertossi – Stiamo facendo dei progetti importanti, fra i quali questa iniziativa legata all'archeologia integra e valorizza l'offerta turistica della nostra regione”.


La guida è composta da una carta archeologica del Friuli Venezia Giulia, sulla quale sono annotati i siti più importanti (circa 180) correlati di una breve spiegazione, e l'illustrazione dettagliata di 21 possibili itinerari, che vanno dai Colli del Friuli Centrale, a Spilimbergo e le terre dei Magredi, all'Isontino, alla Costiera triestina.


“L'idea è nata a Paestum: alla manifestazione “Borsa mediterranea del turismo archeologico” – ha spiegato il presidente della Società Friulana di Archeologia, Gian Andrea Cescutti – Dal confronto con le altre Regioni partecipanti alla manifestazione ci siamo accorti che ci mancavano dei mezzi per farci conoscere. Quest'opera è il primo passo affinché anche il Friuli Venezia Giulia faccia risplendere la sua memoria storico-archeologica”.


La guida prende in considerazione sia i siti più conosciuti che castellieri, siti fortificati, castelli, necropoli e oggetti storici meno noti.


Valentina Mansutti