I vetri dorati romani erano una produzione tardo imperiale di vasellame e medaglioni decorati con foglia d’oro incisa o dipinta. Sono state formulate numerose ipotesi sulla loro funzione; quella attualmente più accreditata ritiene che siano stati preziosi doni per alcune festività civili o religiose. Successivamente, i fondi di questi vasi venivano ritagliati e inseriti nella malta ancora fresca delle lastre di chiusura dei loculi, in modo da identificare e segnalare le diverse sepolture.
Le scene raffigurate possono essere divise in ritratti (maschili, femminili, coppie di sposi e gruppi familiari), divinità e scene mitologiche, scene profane (giochi gladiatori e caccia) e soggetti ebraici.

Federica Tognon

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