La Società Friulana di Archeologia nasce nell’ormai lontano 1989 e nello scorso anno (2019) ha compiuto trenta anni di attività. Come organizzazione di volontariato odv essa non ha fini di lucro, è rigorosamente apartitica ed apolitica. Essa raccoglie al suo interno tutti quanti siano sensibili od appassionati di archeologia, di storia antica ed in senso lato di arte, cui le prime due sono imprescindibilmente collegate. Tutti possono far parte della Società, indipendentemente dal grado di istruzione; troveranno al suo interno chi sarà in grado di guidarli ed istruirli secondo gli interessi di ciascuno. Della Società Friulana di Archeologia, infatti, fanno parte archeologi e specialisti nei vari campi della materia; anch’essi volontari.

Come da statuto, la Società si propone di salvaguardare, promuovere e valorizzare quell’immenso giacimento culturale costituito dai beni archeologici, con particolare riferimento alle realtà regionali, troppo spesso dimenticate o sottovalutate. Per far questo essa compie molteplici attività che vanno dalla ricerca alle campagne di scavo. Per la qualità delle azioni condotte, la Società ha il privilegio, concesso a pochi in campo nazionale, di essere titolare diretta di concessioni ministeriali di scavo. Di fatto, da trenta anni la Società conduce almeno tre campagne di scavo all’anno.
La Società inoltre è particolarmente attenta al mondo dei giovani, che saranno i nuovi garanti del domani per quanto riguarda la tutela del loro patrimonio storico-archeologico. Per far ciò è particolarmente attiva con il mondo delle scuole di ogni ordine e grado, con incontri, lezioni e conferenze fino ad arrivare ad operare nei siti archeologici veri e propri, in regione ed anche fuori regione. In base alla considerazione che nessuno meglio di chi abita in un determinato territorio sia in grado di conoscere meglio la propria storia e le proprie memorie, la Società da tempo ha maturato la decisione di decentrare la propria attività.

Sono così sorte le sezioni :
-Sezione Carnica, con sede a Tolmezzo,
-Sezione Friuli Occidentale “Acilius”, con sede a Pasiano di Pordenone,
-Sezione Giuliana, con sede a Trieste,
-Sezione Isontina, con sede a San Canzian d’Isonzo,
Sezione del Medio Friuli, con sede a Codroipo.

Ognuna di esse è responsabile del proprio territorio ed opera in pieno accordo con la sede, che è in Udine, nella storica della Torre di Porta Villalta, dotata di sala riunioni, ampia biblioteca archeologica a disposizione di tutti gli iscritti, laboratorio di restauro, ove convergono i reperti frutto delle campagne di scavo che, dopo essere stati puliti, inventariati, restaurati, convergono ai Musei o in Soprintendenza, loro sedi finali.

Importanti risultati di queste operazioni si sono già avuti con l’apertura del Museo Civico Archeologico di Codroipo, costituito con i reperti frutto delle locali nostre campagne di ricerca nella zona; del Museo Archeologico Medievale di Attimis, con i reperti rinvenuti dalla Società, che opera ormai da dodici anni nel castello medievale superiore.

Importanti mostre tematiche e cataloghi, frutto sempre delle nostre campagne, si sono susseguiti negli anni in varie località.

La Società, da diciassette anni ormai, opera anche al di fuori della Regione: da dodici anni si reca a Paestum, in Campania, uno dei siti archeologici più prestigiosi al mondo, per lavorare al suo interno. Per far ciò, è stata avviata una politica di coinvolgimento di Istituti superiori della Regione, in base alla quale vengono da noi portati a lavorare nel sito un grosso numero di studenti. L’obiettivo è di aumentare in essi la sensibilità per la valorizzazione dei beni archeologici nazionali, creare la consapevolezza e l’importanza della loro tutela e della loro conservazione, far toccare con mano l’archeologia ed i problemi di operatività che essa comporta. Assieme a ciò si è voluto porre a contatto due realtà sociali diverse, farle dialogare e confrontare e, da ultimo, si è voluto far conoscere il Friuli ed i friulani. Il successo dell’iniziativa ci conforta appieno. Tutto questo si deve alla lungimiranza del Museo Archeologico Nazionale di Paestum e della Soprintendente Regionale, che hanno capito quanto possa essere utile il contributo dato da un volontariato motivato, attivo, istruito al bisogno. Tutto questo deve essere compreso nel suo pieno valore, quando si consideri che le stesse azioni vengono vietate, ancora oggi, in larga parte d’Italia dalle locali Soprintendenze, compresa la nostra.

La Società ha al suo attivo anche numerose pubblicazioni, una delle quali, a cadenza annuale, i “Quaderni friulani di archeologia”, ponderosa e di natura prettamente scientifica, è da tempo oggetto di scambio e richiesta da studiosi ed enti italiani e stranieri, da Università, biblioteche, musei e sulla quale, ormai, chiedono di poter pubblicare i propri lavori anche autori stranieri. Numerose sono le relazioni che la Società mantiene con studiosi dell’Europa sia occidentale che dell’est.

Gli iscritti alla Società possono partecipare a tutte le iniziative della stessa, ovverosia conferenze, lezioni, corsi di restauro, campagne di scavo, biblioteca, viaggi di studio sia in Italia che all’estero.

Gli iscritti vengono aggiornati con regolarità dei progetti e dei programmi della Società a mezzo di un bollettino o di una newsletter periodica oltre che dal sito internet di cui si è da tempo dotata: https://www.archeofriuli.it. L’Associazione è anche dotata di una pagina Facebook, alla quale si puoò accedere dallo stesso sito internet. Le mail attraverso le quali si può tenere costanti contatti sono: sfaud@archeofriuli.it con la Segreteria, archeofriuli@gmail.com per la Comunicazione, direzione@archeofriuli.it con la direzione.

Ricordiamo che la Società, a livello nazionale tra le pari realtà, si posiziona ormai ai primi posti di una classifica virtuale e ribadiamo che tutti coloro che, come volontari, abbiano a cuore l’archeologia, possono dare alla Società un contributo di grande efficacia e riceverne una pari soddisfazione.

Il Presidente