MANZANO (Ud). La collina è a rischio Serve mezzo milione per salvare il castello.

MANZANO (Ud). La collina è a rischio Serve mezzo milione per salvare il castello.

È passato ormai più di un anno da quando uno smottamento della collina del castello ha provocato la caduta di alcuni suoi pezzi. Per rimetterlo in sesto e in sicurezza, servirà mezzo milione di euro.
Per correre ai ripari ed evitare rischi per i visitatori, l’amministrazione comunale aveva deciso di transennare l’area, attendendo risposte da Regione e Protezione civile.
Il tema è tornato oggetto di dibattito nel corso del consiglio comunale di lunedì sera con un’interrogazione del gruppo di opposizione Ascolto, innovazione e lavoro sullo stato dell’opera e su quanto è stato fatto in questi mesi per un recupero. Soprattutto alla luce dell’intervento di riqualificazione fatto un decennio fa e costato 160 mila euro.
Il vicesindaco con delega ai lavori pubblici, Lorenzo Alessio, ha quindi ricordato la recente cronistoria dell’opera. Nel 2009, infatti, l’allora amministrazione commissionò l’intervento per la pulizia generale, il consolidamento delle fondazioni assieme a trivellazioni e cuciture, a cui seguirono il riempimento del sottostrato con malta cementizia. Operazioni fatte seguendo i risultati delle indagini statico-idrogeologiche.
«La struttura in sé è solida», ha chiarito l’esponente della giunta Furlani, ma i problemi sono legati agli effetti del sottostante fiume Natisone sull’area. Ciò ha portato a una progressiva erosione, con il conseguente rischio di crollo delle antiche mura. Nell’ottobre 2019 fu fatta la segnalazione alla Protezione civile, con il sopralluogo del direttore centrale regionale Amedeo Aristei da lì a poco per constatare i danni. Lo scorso luglio, quindi, fu la volta anche del vicegovernatore Riccardo Riccardi. Alla fine, quindi, è arrivato il calcolo della spesa necessaria: 500 mila euro. Somma caricata anche sul portale della Protezione civile, in attesa che da Roma arrivino i fondi per sbloccare il cantiere. «Stiamo cercando di perorare la causa – ha assicurato Alessio –, anche perché non si possono fare altri interventi modesti». In ogni caso «dovremo guardare ancora per un po’ le transenne».
Nel corso dell’assemblea si è parlato anche del progetto della nuova rotatoria tra via Fornasarig e via della Roggia, definita dal gruppo di Angelica Citossi «uno spreco di 750 mila euro». L’opposizione ha quindi presentato una bozza di progetto alternativo, invitando la maggioranza ha rivedere il disegno, soprattutto per dare centralità agli ingressi al paese e all’impianto sportivo. Proposta però bocciata dalla giunta, che ha respinto la mozione.
Non accolta, inoltre, la maggior parte delle osservazioni presentate sempre da Ail al nuovo regolamento edilizio, provocando lo scontro tra maggioranza e opposizione.

Autore: Timothy Dissegna

Fonte: messaggeroveneto.gelocal.it, 3 mar 2021