L’OINOCHOE 8696 DI MONACO Il naufragio di Odisseo e l’arte del Tardo Geometrico, di Angelo La Licata.

L’OINOCHOE 8696 DI MONACO Il naufragio di Odisseo e l’arte del Tardo Geometrico, di Angelo La Licata.

Angelo La Licata (laureato all’Università degli Studi di Bologna), L’Oinochoe 8696 di Monaco. Il naufragio di Odisseo e l’arte del Tardo Geometrico. Iconografia e iconologia, mito, mare, vino e un Omero prima di Omero…

Il personaggio centrale a cavalcioni sulla chiglia raffigurato sull’Oinochoe 8696 è Odisseo, quindi il mito, oppure la semplice rappresentazione di un naufragio tipico? La storia dell’eroe esisteva già da molto prima che fosse codificata al tempo di Pisistrato, quasi cento anni dopo rispetto al vaso. La protonarrativa, con il processo di autodefinizione della società e dell’aristocrazia di Tardo VIII sec. a.C., alla nascita della Polis, è il momento in cui il mito entra formalmente nell’arte greca, anche se chiaramente esso è già presente da secoli nell’immaginario greco. L’opera va riletta sulla scorta delle suggestioni delle teorie sui “pericoli del mare”, l’omologia dionisiaca tra mare e vino e su come mare e vino siano esperienze liminali e “altre” rispetto all’esperienza umana.
Rileggendo Omero nei suoi versi e tentando di leggerlo nella scena rappresentata, lo studioso proverà a spiegare se questa immagine sia una prova di come esistesse un Omero prima di Omero.

Incontro tenutosi il 3 dicembre 2020, on line, per conto della Società Friulana di Archeologia in collaborazione con Univoca Torino – Progetto Agorà del Sapere per le Associazioni.oinochoeoino

Vedi: https://youtu.be/zbZYujtnZkM