La battaglia di Canne a scuola, con la Sezione Giuliana.

La battaglia di Canne a scuola, con la Sezione Giuliana.

da Il Piccolo di Trieste, 2 aprile 2016

Si è chiusa pochi giorni fa, il 17 marzo, la mostra allestita presso il Liceo “Carducci-Dante” di Trieste, in collaborazione con il Centro Regionale Studi di Storia Militare Antica e Moderna e con la Società Friulana di Archeologia, Sezione Giuliana, dedicata alla battaglia di Canne.

La mostra, fortemente voluta dall'Istituto vista la tradizione che vanta da oltre 150 anni negli studi classici, è stata inaugurata il 15 gennaio di quest'anno in occasione della Notte Nazionale del Liceo Classico con il coinvolgimento straordinario del gruppo di rievocatori della Legio VI Ferrata. In una magica serata che ha visto alternarsi momenti di ilarità organizzati dagli studenti e alti contenuti scientifici, lo spirito di Annibale e le figure degli antichi legionari repubblicani hanno dato vita ad uno spettacolo unico.

La mostra è stata poi visitata da numerose scolaresche della città, dalle elementari alle superiori, sempre con la preziosa guida del curatore, dott. Alessandro De Antoni, esperto di storia militare antica, coadiuvato dal prof. Quarantotto, docente del Liceo, nella ricerca di nuove chiavi di lettura per presentare la storia antica ai giovani.

Questi alcuni dei commenti degli studenti:

“Un grazie va al dott. De Antoni che ha fatto di tutto per poter venire a scuola e illustrarci il meraviglioso plastico e che soprattutto è riuscito a farci vedere un avvenimento in un modo che non è quello del libro di storia”. – William Brumat

“Solamente attraverso lo studio del passato siamo in grado di comprendere il presente, unicamente apprendendo ciò che è accaduto prima di noi siamo capaci di analizzare approfonditamente un evento, di esaminarne gli errori, di tramandare i valori assimilati ai posteri. È dunque dalle perdite maggiori che si riconosce la forza di un uomo: sarebbe stato facile, ad esempio, per i Romani, una volta sconfitti a Canne, arrendersi, compatirsi, abbattersi, tuttavia, per amore della loro città, hanno fronteggiato e vinto il nemico”. – Chiara Zorat

“216 a.C., Canne. Un vasto campo aperto dove si fronteggiarono le due più grandi potenze del III secolo a.C.: da una parte, le schiere dei Romani, guidate dai consoli Emilio Paolo e Varrone, dall'altra i Cartaginesi sotto il comando del più glorioso generale della loro storia: Annibale Barca. Una figura straordinaria. Ma Annibale non si accorse dell'unicità del dominio romano finché non lo conobbe lui stesso. Il plastico costruito dal dott. De Antoni ridà vita a questi grandi uomini che hanno fatto la nostra storia”. – Nangano Annalisa

“Si coglie, di fronte ad una tanto accurata rappresentazione del campo di battaglia di Canne, l'atmosfera, l'aspettativa e la sofferenza dei Romani, incauti nel desiderare la battaglia, l'ingegno straordinario di Annibale. Vedere con i propri occhi i minuziosi dettagli delle armature dei soldati e dei mercenari arruolati, le armi e le loro disposizioni è stato incredibilmente coinvolgente ed illuminante, tanto da portare le menti di tutti nel 216 a. C., su quel campo, a combattere con valore”. – Giovanna La Pasquala

“Venerdì 19 febbraio la quinta ginnasio non ha assistito ad una normale lezione di storia. Prendendo appunti attorno ad un dettagliatissimo plastico della battaglia di Canne, abbiamo avuto l’opportunità di osservare la guerra da un punto di vista più umano e meno distaccato di quello dei libri scolastici; tutto ciò grazie al dottor De Antoni, che è riuscito a ricostruire fin nei minimi particolari il famoso scontro svoltosi nella pianura pugliese. La sua spontanea devozione alla storia ha trasportato la storia nel presente, sottolineando elementi considerati superflui nei programmi scolastici, come fossimo stati parte dell’esercito stesso”. – A.Branelli

“È importante che dei ragazzi che si avvicinano alla maturità siano in grado di comprendere ciò che li circonda. La storia, infatti, necessita di essere raccontata e, in questo modo, vissuta nuovamente.” – Caterina Lavagnini

“Abbiamo avuto la possibilità di assistere a una lezione differente, ricca di approfondimenti e curiosità. Canne non rappresenta solo una gloriosa vittoria e una cocente sconfitta, ma è stata la scintilla che diede ai romani vinti la forza di rialzarsi, prendere le armi e riscattarsi, perché come dice lo storico Polibio: i romani sono particolarmente temibili appunto quando vengono sconfitti”. – Lucia Hossein

“La storia raccontata al di fuori di un’aula scolastica, servendosi di supporti quali un plastico, risulta molto più avvincente e vicina, e porta a riflettere sulla maniera migliore con cui può essere fatta rivivere, utilizzando occasioni come questa”. – Lucia Palma

“Come rendere una lezione di storia piacevole e coinvolgente a degli adolescenti? Soprattutto come rendere avvincente una lezione su una battaglia che ha cambiato il corso della storia europea? Ci è riuscito appieno il dott. Alessandro de Antoni che, con l’ausilio di un plastico in scala 1:1000 raffigurante la famosa battaglia di Canne, ha saputo catturare l’attenzione di noi studenti su questo tragico episodio della storia romana. Secondo molti, i giovani d’oggi sono affascinati solo da videogiochi e film d’azione, ma il plastico e l’esaustiva spiegazione del dott. De Antoni hanno saputo rendere affascinante qualcosa che sui libri di testo sarebbe parsa la solita noiosa e ostica lezione di storia fatta di nomi e di date”. – Gabriele Ceschia

“Per osservare nel dettaglio le condizioni atmosferiche e morfologiche del terreno, il Dott. De Antoni si è recato sul luogo dell'evento storico esattamente nell'ora e il giorno della battaglia, cioè il 2 agosto a mezzogiorno. Il plastico ricostruisce fedelmente i 2 eserciti schierati per la battaglia: i modellini utilizzati sono di molte marche differenti proprio per dare più realismo alla scena, con molti pezzi autoprodotti, la scelta dei colori e delle armature delle truppe si basa su ritrovamenti fatti negli scavi archeologici o su fonti del tempo, persino la scelta dei colori dei cavalli o degli scudi dei guerrieri Celti è stata oggetto di attente ricerche”. – Tommaso Del Frari

“L’aspetto che più ho apprezzato è stata la partecipazione attiva di tutta la classe che credo, come è capitato a me, è stata trasportata per due ore tra le grida e i combattimenti dei soldati a Canne”. – Amrit Beran

da “Il Piccolo” di Trieste, 2 aprile 2016