Forse non tutti sanno che … a Sagrado.

Forse non tutti sanno che … a Sagrado.

Nel 1500 ci sono sì e no quattro case, ma quel piccolo borgo riveste un’importanza strategica già dall’epoca medievale. Lì, infatti, l’Isonzo permette di passare sull’altra sponda attraverso un servizio a pagamento che, grazie all’utilizzo di zattere, garantisce il passaggio di uomini, animali e merci. Ci troviamo di fronte ad uno dei famosi “passi della barca”.
Il servizio è talmente redditizio per il detentore, che il privilegio viene concesso alle famiglie nobili più influenti del territorio. Se all’inizio del 1500 tutto il territorio di Sagrado passa ai fratelli Franco e Teodoro del Borgo, comandanti dei Balestrieri veneti a cavallo e detentori di un latifondo anche a Gradisca, il passo della barca sull’Isonzo, invece, è da tempo immemore in mano alla potente famiglia Strassoldo.
Quando, in accordo con Teodoro del Borgo, la fortezza di Gradisca dispone che l’architetto Enrico di Francia provveda alla costruzione di un traghetto sull’Isonzo più a monte (più o meno dove oggi si trova il ponte di via Isonzo, che collega il centro abitato di Gradisca a Poggio Terzarmata) per migliorare i collegamenti con il Forte di Fogliano e riscuotere i benefici a favore della città, sorge, com’è ovvio, una contesa con il nobile Petrus di Strassoldo, che possiede i privilegi sopra il traghetto di Sagrado, posto poco più a valle, fin dall’epoca patriarcale.
Alla fine sono gli Strassoldo ad avere la meglio e ottengono che tutte le relazioni commerciali e militari tra terre carsiche e pianura friulana debbano utilizzare le loro barche.
Desirée Dreos