FORGARIA NEL FRIULI (Ud). Centinaia di studenti da tutta la regione per fare gli archeologi.

FORGARIA NEL FRIULI (Ud). Centinaia di studenti da tutta la regione per fare gli archeologi.

Trasformare centinaia di studenti delle superiori di ogni parte della regione in apprendisti archeologi. Ma anche contribuire alla conservazione dei siti archeologici.
È l’obiettivo di Archeoinsieme Fvg 2.0 il progetto che vede capofila Società friulana di archeologia, e conta tra i partner il Comune di Forgaria e la Regione che ha finanziato il progetto attraverso un bando ministeriale. Il progetto è stato presentato nei giorni scorsi nella sala consiliare di Forgaria alla presenza del sindaco Marco Chiapolino, di Feliciano Della Mora e Massimo Lavarone della società di archeologia e dal consigliere regionale Leonardo Barberio.
«Un progetto – ha detto l’assessore regionale Pierpaolo Roberti nel saluto inviato all’amministrazione comunale – di valore sociale e storico che, oltre a prevedere attività di pulizia e manutenzione di siti archeologici regionali ad opera di volontari di associazioni aderenti al progetto e di gruppi di studenti delle scuole superiori, permette di promuovere la conoscenza del patrimonio archeologico della regione e favorisce una migliore fruizione dei siti archeologici e museali, e allo stesso tempo fa conoscere e avvicinare i ragazzi al mondo del volontariato e della cultura».
Archeoinsieme Fvg 2.0 prevede infatti dei campus di 4 quattro giornate ognuno che saranno effettuati in alcune delle aree archeologiche più rilevanti della nostra regione: Aquileia, Invillino di Villa Santina, San Martino di Ovaro e Castelraimondo a Forgaria.
Nei siti prescelti sono previste attività pratiche di pulizia e manutenzione affiancate a moduli didattici di formazione per i volontari e gli studenti. Il progetto, partito il 1° gennaio scorso, proseguirà fino alla fine di giugno e coinvolgerà istituti scolastici da tutta la regione, per complessivi 400 studenti. Sono invece 150 i soci-volontari di tutte le associazioni aderenti.
I ragazzi impareranno non solo le operazioni di pulizia e manutenzione dei siti ma anche, tra le altre, quelle di catalogazione e di fotografia archeologica.—

A.C.

Fonte: www.messaggeroveneto.it, 10 mar 2019