ARCHEOLOGIA IN ROSA… SPECIAL. – Chi dice donna…dice impero romano.

ARCHEOLOGIA IN ROSA… SPECIAL. – Chi dice donna…dice impero romano.

Fin dalla prima età giulio-claudia ai personaggi femminili (mogli di imperatori e madri effettive o potenziali di eredi designati alla successione) fu attribuita una posizione centrale nel processo di trasmissione e legittimazione del potere imperiale. In questa chiave di lettura viene ad assumere un valore oltremodo significativo il cognome onorifico di Augusta, la cui attribuzione è attestata in modo inequivocabile dalla documentazione monetale delle zecche imperiali. Da una parte, infatti, tale titolo sanciva queste aspirazioni e, dall’altra, andava a costituire la qualifica necessaria a rivestire una precisa posizione all’interno della domus Augusta nonchè a delineare il ruolo e l’immagine pubblica delle donne che lo ottennero.
La scelta stessa delle personificazioni presenti nelle emissioni a nome delle Auguste evidenzia la volontà di enfatizzare, anche per le figure femminili della casa imperiale, le qualità individuali che derivano da un particolare favore divino. Emerge così il ruolo fondamentale della figura muliebre nel caratterizzare da una parte la stabilità dell’impero attraverso quello della coppia imperiale e, dall’altra, nel concretizzare, attraverso la prole, la continuità del potere connessa alla discendenza.
Gaia Mazzolo