L’aspetto funzionale della religione egizia è costellato di rituali, i più diversi e articolati. In questa ricerca si è inteso affrontare un rituale particolare: il Seqer Hema, letteralmente “colpire la sfera”. Approfondendo gli aspetti grafici e testuali di questa funzione, e  collegandola con altri rituali sia religiosi che funerari, è emerso che esso è simbolicamente connesso a diversi concetti di vario livello: materiali,  cosmici, divini e regali. Essi sono afferenti allo stesso scopo principale, che non sempre è chiaramente esplicitato.

Nel dipanarsi dello scritto vedremo come diversi autori abbiano contribuito a chiarire i significati più reconditi ed a gettare luce sulle radici più antiche e profonde di questo atto simbolico. In particolare il Seqer Hema si colloca sul sottile confine divisorio fra Maat (l’equilibrio cosmico) e Isefet (il Caos primordiale) nell’intento di rendere inutilizzabili, con un gesto apotropaico,  gli strumenti più importanti utilizzati dal maggior esponente del Caos: il serpente Apophi.
Durante l’analisi sarà puntualizzato anche l’aspetto di connessione con  i nemici principali del corpo dei defunti (quindi dal punto di vista materiale), ma anche l’aspetto delle relazioni cosmiche, dove il Seqer Hema afferisce in ultima analisi all’esorcizzazione della paura di un’interruzione volontaria del ciclo solare da parte del Caos…

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Autore: Andrea Vitussi – andreavitussi@gmail.com